Stretching dei meridiani
Lo stretching dei meridiani potrebbe essere definito “il fai da te dello shiatsu”.
Consiste in una serie di esercizi fisici eseguiti con la consapevolezza del legame che esiste tra la parte fisica del corpo (forma, materia) e la parte emozionale/comportamentale (energia).
E’ necessario avvicinarsi alla pratica di “stretching dei meridiani” tenendo conto del fatto che non si tratta di una pratica sportiva.
Il lavoro che si fa sul corpo, sulle fasce muscolari, non ha finalità di allungare o tonificare il muscolo, bensì è un lavoro che va in profondità a liberare i canali energetici da blocchi che si sono formati nel tempo a causa di condizionamenti o situazioni non risolte o traumi emozionali talmente forti da non poter essere lasciati andare con facilità, apportando benessere, armonia ed equilibrio tra mente, corpo e spirito.
Intraprendere un tale percorso di conoscenza e crescita significa prendersi personalmente la responsabilità di se stessi, di quello che vogliamo essere nella vita.
Siamo ciò che abbiamo scelto e scegliamo ogni giorno di essere, il resto sono tutte scuse che raccontiamo a noi stessi per autocommiserarci.
Le nostre scelte, nel qui e ora, determinano il futuro e cambiano la percezione del passato, senza necessariamente ricordare e rivivere esperienze spiacevoli che hanno condizionato il nostro modo di vedere e affrontare la vita, basta essere disponibili e pronti al cambiamento.
La tecnica consiste nel mettere in allungamento la linea del meridiano, ovvero la fascia legata a quel tratto del meridiano, allungamento senza sforzo, in armonia con il respiro, al ritmo del respiro.
Respirazione addominale diaframmatica profonda.
Praticare l’abbandono del corpo dalle tensioni, laddove le tensioni rappresentano la resistenza della parte di noi che non vuole cambiare, lasciando il posto al piacere e al senso di vitalità.
Praticare lo stretching dei meridiani dovrebbe diventare una buona abitudine quotidiana, con costanza e pazienza senza avere fretta di ottenere risultati immediati, d’altronde il disequilibrio che si è formato in un certo numero di anni deve destrutturarsi e questo può richiedere del tempo, legato anche alla volontà della persona di liberarsene e alle limitazioni dettate dalla paura del cambiamento. E’ importante rispettare i propri tempi, senza fretta, ma con la fiducia e la certezza che i risultati arriveranno.
Vocalità: la vibrazione sonora libera l’energia e accelera il processo di sblocco. Durante l’espirazione sarà sufficiente pronunciare dall’interno e con intenzione la vocale aperta “a” , “e”, “i”, “o”, “u”, a seconda dell’elemento trattato.
Gli elementi sono 5: metallo, terra, fuoco, acqua, legno.
• L’elemento “metallo”, collegato al meridiano di Polmone e Intestino Crasso; il respiro, il primo atto di responsabilità appena nati, l’energia dell’Universo che entra in noi e il lasciare andare quello che abbiamo trasformato e non ci serve più;
• L’elemento “terra”, collegato al meridiano di stomaco e Milza; il nutrimento e la digestione che ci fornisce l’energia degli alimenti;
• L’elemento “fuoco primario”, collegato al meridiano di Cuore e Intestino Tenue; la circolazione del sangue e il nostro spirito, la tempra di ognuno di noi;
• L’elemento “acqua”, collegato al meridiano di Rene e Vescica Urinaria; il bagaglio energetico ereditato dai nostri antenati, dai nostri genitori e dall’Universo nel momento preciso del concepimento; è l’elemento che per le sue caratteristiche fisiche incarna il cambiamento;
• L’elemento “fuoco ministro”, collegato al meridiano di Pericardio e Triplice Riscaldatore; la funzione di protezione del cuore (dimora dello spirito) e difesa dell’organismo da tutte le minacce esterne;
• L’elemento “legno”, collegato al meridiano di Fegato e Vescica Biliare; la crescita sia fisica che spirituale, attraverso la presa di coscienza di chi siamo e che cosa vogliamo… è l’andare verso la realizzazione nei nostri progetti futuri, verso il nostro destino…
Mi piace pensare al corpo come la casa del nostro “se”, ognuno ha diritto di essere felice e sereno nella propria casa, per questo deve prendersene cura non solo per motivi puramente estetici o di sopravvivenza, ma anche per fare in modo che tutto funzioni in modo regolare e armonico.
Se osserviamo la nostra vita spesso ci accorgiamo di tessere le trame di una storia che non ci rappresenta fino in fondo, siamo continuamente condizionati dalle aspettative degli altri, dal senso di colpa, dalla mancanza di autostima e di fiducia e ci accontentiamo di una vita passiva scandita dal frenetico passare del tempo e crediamo di non avere nessun potere su di essa.
Attraverso la pratica dell’abbandono e dell’ascolto del corpo è possibile sentire l’essenza del proprio se più profondo, è possibile sentire la relazione che attraverso il respiro si instaura tra noi e il resto del mondo che è fuori di noi. Siamo fatti della stessa sostanza di cui è fatto l’Universo, vibriamo della stessa energia e grazie all’effetto farfalla ciò che parte da noi ci ritorna amplificato, è per questo che è importante la qualità energetica dei nostri pensieri, delle nostre parole, dei nostri gesti, delle nostre intenzioni… perché è ciò che ritroveremo nel nostro cammino.