Autunno…tempo di moxa
L’autunno è il periodo migliore per riarmonizzare i punti dormienti attraverso la moxibustione.
La moxa, detta anche “ago di fuoco”, consiste nella stimolazione dei punti attraverso il calore sprigionato dalla combustione di un bastoncino di artemisia, tenuto a debita distanza dalla pelle (2/3 cm, moxibustione indiretta) per evitare di ustionare la zona trattata. E’ una pratica antichissima, precedente anche all’agopuntura.
Il calore agisce su freddo e umido del corpo.
La pratica chiamata “apertura di moxa” potenzia il sistema immunitario aumentando i meccanismi di difesa dell’organismo, regola l’energia del corpo e potenzia l’efficacia dei punti trattati con lo shiatsu.
Con la moxa è possibile agire su squilibri legati al ciclo mestruale (ciclo irregolare, scarso, abbondante, doloroso), disturbi dell’alimentazione (anoressia, bulimia), disturbi sessuali, epistassi, nelle donne in gravidanza aiuta il feto a riconoscere e mantenere la giusta posizione evitando di presentarsi in posizione podalica all’atto del parto.
La moxa è controindicata durante il ciclo mestruale, in caso di febbre sopra i 38°, in caso di ipertensione arteriosa, in soggetti dalla pelle fragile, stanchi o debilitati.
Come nello shiatsu il soggetto si accomoda sul futon, con la moxa è necessario scoprire la zona da trattare.